A BRESCIA CONTRO LA SOSTITUZIONE ETNICA – PERCHE’ FORZA NUOVA E’ L’UNICA SOLUZIONE

Pubblicato da Segreteria Nazionale il

Sabato scorso a Brescia FN ha svolto un presidio contro la sostituzione etnica, scomoda e colpevolmente evitata deriva di disintegrazione culturale e sociale che, sia chi è al governo di uno stato come di una regione o una città, e chi è all’opposizione, fa finta di non vedere per tenersi la poltrona al caldo.

Circa cinquanta militanti, coordinati dal responsabile bresciano Gabriele Fontana e con la partecipazione di Roberto Fiore (segretario nazionale), Luca Castellini (vicesegretario nazionale) ed Ezio Codegoni (coordinatore della Lombardia), hanno presidiato la zona dell hinterland bresciano con la percentuale più alta di presenza straniera in una città dove la sostituzione etnica è arrivata anche in Tribunale, se pensiamo che circa un mese fa un pubblico ministero ha proposto l’assoluzione per un marito bengalese che vessava e picchiava la moglie, a causa della “sua” cultura.

Il progetto multiculturalista è fallito, o meglio, ha fallito anche la dove è cominciato centinaia di anni fa, negli Stati Uniti, come sta fallendo qui a Brescia dove il degrado e lo sfruttamento distrugge il tessuto economico proprio nelle zone a maggior concentrazione di immigrazione, dove le case hanno perso valore e gli esercenti nostrani cedono le proprie attività.

Roberto Fiore, intervenuto a margine del presidio, ha dichiarato: “Noi rappresentiamo la tradizione Cristiana che non ha mai mollato sui valori di civiltà e sui valori di difesa dell’uomo e siamo qui a Brescia per continuare difenderla contro il globalismo etnico e culturale; noi siamo l’espressione antisistema e l’abbiamo dimostrato nell’opposizione (e nel sacrificio) contro il green pass, opposizione che oggi mette assieme, fuori dalle piattaforme ideologiche, quei milioni di italiani che lo rifiutarono come strumento di discriminazione, che rifiutarono la tessera della cgil, che persero il lavoro e che lottarono per le strade; quei milioni di italiani che oggi vedono i propri parenti e fratelli in grande difficoltà a causa di un vaccino che tutti ormai sappiamo essere più un problema che un rimedio”.

Dati alla mano, tra 20/30 anni la popolazione italiana sarà drasticamente ridotta e per metà composta da immigrati, e la città di Brescia rischia di tagliare per prima questo devastante traguardo tra l’indifferenza delle istituzioni e la rassegnazione dei cittadini.

FN, forte del suo forte incremento militante in tutta la regione Lombardia, della resistenza militante dei propri dirigenti e militanti, ed in vista delle prossime elezioni europee, torna protagonista nella città da sempre prima frontiera nazionale di sostituzione ma quindi anche di resistenza identitaria.

FN è l’unica che ha la soluzione: militarizzazione delle coste africane, blocco navale (quello vero) e umano rimpatrio degli immigrati presenti sul territorio nazionale; parallelamente incentivi alle nascite e #reddito alle madri italiane, unica categoria che va protetta col coltello tra i denti.

FORZA NUOVA
Gabriele Fontana, responsabile bresciano
Ezio Codegoni, coordinatore lombardo
Luca Castellini, vice segretario nazionale


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