La Lega, i suoi caregari e il bluff politico Veneto: come sputare nel piatto in cui hai mangiato e poi rimangiare nel piatto in cui hai sputato

Pubblicato da Segreteria Nazionale il

Dopo 35 anni la Lega ha ancora la faccia tosta di giocare su due fronti opposti: quello identitario tricolore e quello lombardo-veneto autonomista; d’altronde, solo così riesce ogni volta a fregare entrambi gli elettori per poi rivomitare tutto il consenso nella fogna dello stesso sistema, quello delle catene UE, delle farine di grillo, della guerra per gli altri, del gender, dell’immigrazione forzata, delle bandiere israeliane a Pontida… un sistema che oggi ha bisogno di reggersi in piedi anche grazie al bluff in camicia verde.
È lo stesso potere che si auto garantisce la sopravvivenza indicendo elezioni con il minimo di 50gg prima del voto, obbligando chi sta fuori dal teatrino a raccogliere 15.000 firme in un mese (la media di 500 al giorno) per poter candidare uomini e proposte fuori dal cerchio magico destra-sinistra in un’impresa materialmente al limite dell’impossibile (i miei complimenti a chi ci è riuscito).

Ma oltre all’elettore che arriva a pagina 2 (quello del meno peggio per capirci) molto più grave è chi decide di abbracciare consapevolmente tutto ciò per tenere letteralmente il CULO sulla poltrona e per rivendersi come “uomo del popolo” in un partito che ha appena proposto il pignoramento delle case per chi non paga le bollette, sventolando i soliti discorsi del tipo “ci vuole una voce alternativa dentro il palazzo”….ovviamente a 6.600€ al mese + i rimborsi spese!
È sì, perché il migliore sport leghista continua ad essere quello di prendere le idee degli altri, usarle per mantenere il potere e poi gettarle via come uno straccio bagnato; il tutto attraverso surrogati di Rivoluzione puntualmente ingaggiati, inglobati e ben pagati che, davanti al famoso bivio, scelgono il potere costituito, lo stesso potere che fa capo a Von Der Layen & C. e a chi vuole distruggere le nostre economie e sostituire i nostri popoli.
Pronto lo scambio ed il gioco è fatto: questa Lega utilizza i suddetti surrogati per mantenere il consenso nella stessa forma in cui questi usano la Lega per non perdere la carega; e non gli frega un cazzo di saltare da un letto all’altro come le più rispettabili meretrici, magari rinnegando o improvvisamente tacendo su tante posizioni politiche tenute fino ad un quarto d’ora prima, tipo quelle contro le sanatorie dei migranti approvate nel corso di anni (ultimo il decreto flussi da 500.000 stranieri del Governo Meloni), contro la costante cessione di sovranità alla UE antinazionale, contro il gender nelle scuole, contro l’avvallo del colpo di stato ucraino in chiave anti russa a difesa del rapporto tra veneti e russi, contro la vergognosa difesa leghista dello stato sionista e massacratore…

Bè, questi surrogati (e i suoi elettori) sappiano che esiste oggi qualcuno che ha ancora il coraggio di fare ‘l’altra scelta’, lo stesso qualcuno che era in piazza contro il greenpass, quel qualcuno che ha deciso di prendere definitivamente le distanze da chi si è venduto per l’ennesima volta.
Pur sapendo che a queste facce di bronzo le nostre verità gli scivoleranno addosso mentre già si sfregano le mani, noi continueremo a stare tra la gente nelle nostre strade, la gente ancora sana che ha scelto di non votare più questi saltimbanchi che ci seguono e ci imitano per allontanarci dal consenso in esecuzione dello status quo; perché o sei contro questo sistema o sei un suo surrogato, non esistono vie di mezzo.

Forza Nuova rimane oggi l’unica alternativa realmente dalla parte del Popolo e non sui manifesti del potere.
Forza Nuova, in Veneto come in tutta Italia, resta l’unica voce libera, coerente e senza padroni.

Luca Castellini


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