FIORE (FN): È MORTO CITO, GIGANTE DELLA POLITICA DEL SUD

Popolarissimo sindaco di Taranto, riuscì ai tempi della Lega antimeridionale a guidare un grande movimento che portò migliaia di tarantini, pugliesi e meridionali a manifestare contro i fautori di un’Italia divisa.
Subì brogli elettorali che gli impedirono di andare a Strasburgo nel 99 (in quell’occasione la giovane FN si alleò con lui).
Da sindaco, portò Taranto a essere la terza città d’Italia per vivibilità.
Ripulì la città dalla crescente arroganza della criminalità locale ed extracomunitaria e con la sua televisione divenne una forza mediatica importante.
I suoi avversari erano i soliti poteri, a metà tra criminalità e apparati dei servizi: arrivarono perfino a bombardargli la televisione.
Imperterrito, andò avanti fino a passare quattro anni in carcere, vittima di una congiura giudiziaria.
Alleato mio e di FN, fin dai tempi di Londra, oggi lo saluto come un rivoluzionario, un gigante che — anche da morto — risveglierà Taranto.
Roberto Fiore
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